Blog di un gruppo di disperati in cerca di qualcosa

10 novembre 2005

Lettera al Presidente Ciampi

Anche se non mi risponderà mai nessuno, io gli ho scritto...


Caro Presidente,
il mio nome è Alessandro, ho 29 anni, non sono sposato e convivo con
una ragazza splendida da 13 anni e che il 18 Aprile 2005 ha dato alla
luce il nostro piccolo Andrea. Le scrivo a nome suo, perchè lui ancora
non sa parlare e tantomeno camminare, le scrivo per chiederle se ha
visto il servizio realizzato da Rai News24 sulla battaglia di Fallujah
avvenuta nel Novembre 2004.
Il servizio è di una crudezza impressionante ma giusta, si vedono
chiaramente i corpi bruciati da qualcosa che non può essere un'arma
"convenzionale"... soprattutto si vedono i corpi dei bambini.
Il mio piccolo Andrea vorrebbe chiederle se anche lei si fa la sua
stessa domanda: "Perchè li hanno bruciati? Erano bambini che stavano
giocando, mangiando, dormendo con la loro mamma, come faccio io con la mia..."
Caro Presidente, secondo lei è giusto che i nostri militari stiano
appoggiando queste atrocità? Secondo lei è giusto che l'Italia stia
cammuffando una guerra d'interessi con una "missione umanitaria"?
Io sono un cittadino qualunque e ho la grande fortuna di vivere in un
paese "libero e democratico" dove sono i cittadini come me a decidere
chi governa e soprattutto come governare, ricordo benissimo i racconti
di mio Nonno sulla resistenza e la sua consapevolezza di aver fatto
parte di un momento storico in cui la giustizia ha prevalso sulla
tirannia.
Oggi ci sono io al posto di mio Nonno, oggi voglio essere io a fare
qualcosa contro questa tirannia mediatica, questo lavaggio del
cervello globale e voglio chiederle di resistere, di portare alla luce
queste nefandezze perchè l'Italia è un paese stupendo che non può e
non deve rendersi complice di quel delitto che è la guerra in Iraq.
Nonostante il servizio sia stato pubblicato da diversi giorni, nessun
telegiornale ne ha dato notizia, nessuno ha dato il giusto risalto ad
un reportage che mette tutti di fronte all'evidenza di un massacro
gratuito ed indiscriminato. Purtroppo l'Italia è un paese che si ciba
di televisione e se i fatti non vengono raccontati in una
trasmissione, di fatto non esistono.

Caro Presidente, faccia in modo che quando Andrea sarà grande, io
potrò raccontargli che l'Italia si è sempre ribellata a gran voce
contro la tirannia e le ingiustizie... come ha fatto mio Nonno con me
riempiendomi di orgoglio per questa nazione.

Con affetto
Alessandro